- Storia di Alberobello
- Origini del nome
- Il centro abitato
- I Trulli
- Origine
- Struttura
- Simboli
- Cosa vedere ad Alberobello, le attrazioni turistiche
- Rione Monti
- Rione Aja Piccola
- Casa Pezzolla
- Casa D’Amore
- Trullo Sovrano
- Trullo Siamese
- Basilica Santi Medici Cosma e Damiano
- Terrazza Belvedere di Santa Lucia
- Bosco Selva
- Cosa vedere nei dintorni di Alberobello
- Casa Rossa
- Barsento
- Acquedotto pugliese
- Canale di Pirro
- Masserie e insediamenti rupestri
- Grotte e zona costiera
- Eventi e tradizioni
- Festa Patronale dei Santi Medici Cosma e Damiano
- Presepe Vivente
- Festival Folklorico Internazionale Città dei Trulli
- LiFe – Alberobello Light Festival
Storia di Alberobello
Le origini del nome
Il centro abitato
La conquista della libertà
Il 27 maggio 1797 Alberobello fu liberata dalla servitù feudale dei Conti, grazie al decreto emanato dal re Ferdinando IV con il quale il piccolo villaggio divenne libero e gli abitanti conquistarono i diritti civili. Il 22 giugno 1797 Alberobello divenne il nome ufficiale riprendendo l’originario Arboris belli,I Trulli
I trulli di Alberobello sono una opera architettonica e culturale di inestimabile valore, oltre che una testimonianza fondamentale della cultura della Puglia.
Per quanto sparsi per tutta la Valle d’Itria, Alberobello ne detiene il primato. Più di mille sono le strutture sparse nei rioni Monti e Aja Piccola, alcuni di questi ancora abitati, motivi per i quali sono stati dichiarati Patrimonio Unesco insieme alla conservazione delle tecniche costruttive tradizionali.
L' origine dei trulli
La nascita dei primi trulli risale all’epoca preistorica. Con i primi insediamenti nella Valle d’Itria iniziarono a diffondersi i tholos, tipiche costruzioni a volta usate per seppellire i defunti. Tuttavia i trulli più antichi e più vicini a quelli che possiamo ancora oggi osservare ad Alberobello risalgono al Medioevo, periodo in cui i primi abitanti del territorio si ingegnarono per erigere costruzioni facilmente abbattibili e sfruttando sapientemente l’abbondanza di materia prima: la pietra calcarea, posata a secco, senza utilizzo di malta.
Struttura
Simboli
La simbologia dei trulli rivela un mondo di magia e spiritualità, probabilmente un richiamo al mondo religioso o nati per portare fortuna ed essere di buon auspicio per il raccolto.
L’origine dei pinnacoli è riconducibile a una simbologia primitiva, seppur per molti sono considerati più semplicemente la firma dei maestri trullari.
I simboli sui coni dei trulli sono protetti da una legge che ne vieta la cancellazione o la modifica e in base a una classificazione del 1940, è possibile individuare diverse tipologie.
In gran parte sono di origine religiosa cristiana (croci, cuore trafitti). Altri sono pagani e primitivi come triangoli, linee rette e curve, come quelli rinvenuti su antichi vasi. Ci sono i simboli ispirati alla magia, segni astronomici, zodiacali e planetari e infine quelli grotteschi e ornamentali come le iniziali del proprietario.
Cosa vedere ad Alberobello, le attrazioni turistiche
Rione Monti
Circa mille trulli, intersecato da incantevoli stradine, che confluiscono alla sommità del colle, è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’umanità dall’UNESCO. E’ la zona commerciale della città, ricca di negozi in cui è possibile acquistare prodotti dell’artigianato locale
Rione Aja piccola
Un spazio anticamente utilizzato per la battitura del grano. La zona, disposta a sud-est, comprende circa 400 trulli, ed è la parte più autentica di Alberobello, e abitata e vissuta da sempre e dove possiamo trovare anche il Museo dell’Olio.
Casa Pezzolla
Un museo composto da 15 trulli comunicanti fra loro, in cui è possibile ritrovare la storia, la cultura e le tradizioni del territorio. È caratterizzato da due tipi di costruzioni: una facciata che guarda verso piazza XXVII Maggio, divisa in due piani, su cui trionfa un timpano. L’altra parte invece si caratterizza per una architettura più antica e più vicina alla parte monumentale.
Casa D’Amore
Il simbolo della vittoria degli alberobellesi dopo l’emissione del Decreto della liberazione nel 1797. Nel 1930 è stata dichiarata monumento nazionale e una epigrafe sulla facciata ne ricorda ancora oggi l’avvenimento. La struttura ospita l’ente del turismo e deriva il suo nome da Francesco d’Amore, sindaco dell’epoca e proprietario.
Trullo Sovrano
Situato in Piazza Sacramento, è stato costruito nella seconda metà del ‘700. Rappresenta l’unico trullo ad avere un piano sopraelevato, raggiungibile dall’interno attraverso una scala in muratura, tra i primi ad essere costruito con la malta. Oggi ospita anche numerosi eventi culturali e concerti.
Trullo siamese
Si caratterizza per la doppia facciata, il doppio pinnacolo e nessuna finestra. La forma particolare è frutto di una leggenda che narra l’amore di due fratelli per la stessa donna. Una gelosia tale che il trullo venne diviso a metà, con due entrate su strade opposte.
Basilica dei Santi Medici Cosma e Damiano
Terminata nel 1885 e nata per ospitare il numero sempre più elevato di fedeli attratti dalle leggende sui miracoli attribuiti ai Santi Medici. All’interno si possono contemplare molte reliquie, tra cui proprio quelle di San Cosma e Damiano.
Chiesa di Sant’Antonio
Fu costruita nel 1927, in appena quattordici mesi, unica nel suo genere perché interamente realizzata a trulli. È alta 21 metri, e all’interno sono custodite le reliquie di Sant’Antonio di Padova.
Terrazza Belvedere di Santa Lucia
Sulle scalinate di Piazza del Popolo, nel rione Aja Piccola, è il principale punto panoramico da cui è possibile ammirare tutto il centro storico e le centinaia di trulli.
Cosa vedere nei dintorni di Alberobello
Bosco Selva
A circa 2 km dal centro di Alberobello, si trova l’Oasi naturale Bosco Selva, noto anche come il polmone verde di Alberobello, con un livello di purezza dell’aria eccellente, dove è possibile percorre numerosi sentieri a piedi o in bicicletta.Casa rossa
In contrada Albero della Croce, al confine col territorio di Noci, la Masseria Gigante di Alberobello (detta comunemente Casa Rossa) è uno dei quattro campi di concentramento pugliesi.Barsento
Si estende tra i territori dei comuni di Alberobello, Noci, Putignano e Castellana Grotte. L’origine risale al periodo preellenico ma l’unica testimonianza rimasta è la chiesa di S. Maria. Documenti dell’XI ed XII secolo testimoniano di una via barsentana, che collegava Bari, Conversano a Mottola, e una via tarantina, che da Monopoli giungeva fino a Taranto.Acquedotto pugliese
Il sentiero che attraversa il canale dell’Acquedotto Pugliese (opera di bonifica idraulica dei primi del 900) inizia dalla frazione di Coreggia e prosegue il suo percorso tra boschi e colline, fino a raggiungere il grandioso ponte di Cecca.Canale di Pirro
Un esteso bacino carsico, a nord-est di Alberobello, tra Castellana Grotte, Putignano e Selva di Fasano, una delle più importanti doline presenti nella zona e caratterizzata da antichi insediamenti sparsi che con il passare dei secoli sono stati sostituiti dalle attuali masserie.Masserie e insediamenti rupestri
Numerosi sono gli itinerari che portano alla scoperta del territorio, arricchito da ulivi millenari, risalenti all’epoca degli antichi Messapi. Paesaggi incredibili, ricchi di storia, impreziositi da masserie fortificate da muri di cinta e chiese rupestri come la chiesa di S. Michele in Frangesto, tra Monopoli e la Selva di Fasano, in località Loggia di Pilato. Tra le città di Fasano e Monopoli imperdibili sono Lama D’Antico, tra gli insediamenti rupestre tra i più vasti in Puglia, e il Parco Archeologico di Egnazia, prezioso per la miriade di reperti di epoca messapica e romana.Grotte e zona costiera
Vi sono, inoltre, delle bellissime grotte carsiche, che si mescolano con le altre presenti nel resto del territorio circostante, tra Monopoli (Grotta di Cala Paradiso, Grotta del Desideri, Grotta del Tre Buchi, Grotta due Ingressi) e le celeberrime Grotte di Castellana. Di grande suggestione è la zona costiera, tra distese di sabbia color oro e coste rocciose che si inseguono tra Polignano a Mare, Monopoli fino ad arrivare Savelletri. Un mare limpido in cui sono stati individuati tratti di barriera corallina e che è stato più volte gratificato dal premio Bandiera Blu, il riconoscimento conferito dalla Foundation for Environmental Education (FEE) alle più belle località costiere.Eventi e tradizioni
La città di Alberobello è legata alla sua identità e alla sua tradizione. Per questo motivo, durante l’anno, sono diverse le manifestazioni legate alla storia del territorio insieme ad appuntamenti rivolti anche un pubblico più giovane.
Festa Patronale dei Santi Medici Cosma e Damiano
Una manifestazione religiosa vissuta intensamente dagli abitanti e da tutti i devoti dei paesi limitrofi che, come da tradizione, arrivano ad Alberobello scalzi e a piedi per partecipare alle varie celebrazioni. La festa inizia il 25 settembre e termina il 28 settembre di ogni anno, periodo in cui la città si arricchisce di luminarie e una cassa armonica troneggia sulla via principale. Durante queste giornate i commercianti danno vita a una ricca fiera tradizionale. Nelle giornate del 27 e 28 settembre, le processioni religiose vedono il coivolgimento di centinaia di fedeli con gli abiti tradizionali, che portano sulle spalle i simulacri di San Cosma e Damiano.
Presepe Vivente
Nel periodo di Natale il Rione Aja Piccola si trasforma, tornando indietro nel tempo e ospitando il Presepe Vivente. Decorazioni e figuranti vestiti con i costumi dell’epoca, fiaccole e torce donano nuovi colori ed emozioni, a fanno da cornire alle preghiere per l’adorazione del Bambinello.
Festival Folkloristico Internazionale Città dei Trulli
Una rassegna che anima la città di Alberobello da decine di edizioni, organizzata tra la fine di luglio e la prima settimana di agosto. Vede il coinvolgimento di moltissimi gruppi folkloristici provenienti da ogni parte del mondo, un’affascinte contaminazione di tradizioni e realtà diverse.
LiFe – Alberobello Light Festival
Un’esperienza straordinaria, organizzata principalmente durante la stagione estiva, in cui i trulli, le chiese e le piazze dei Alberobello risplendono attraverso un magistrale gioco di luci e colori, e prendono nuova vita con le numerose installazioni interattive.