La capitale dei trulli regala uno spettacolo inconfondibile. Un itinerario ben organizzato permetterà di ammirare le attrazioni della cittadina, che regala tantissimi scorci da cartolina.
- Rione Monti
- Aia Piccola
- Casa Pezzolla
- Casa d’Amore
- Il trullo Sovrano
- Il trullo Siamese
- Basilica dei Santi Medici Cosimo e Damiano
- Chiesa a trullo di Sant’Antonio
- Terrazza belvedere a Santa Lucia
- Il Bosco Selva
Rione Monti
Circa mille trulli, dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità, è intersecato da incantevoli stradine che confluiscono alla sommità del colle. Partendo da via Monte San Gabriele, una stradina turistica e decisamente affollata, è possibile ammirare, all’interno dei trulli, numerose opere di artigianato e souvenir e ammirarne la struttura interna.
Rione Aia Piccola
Da Largo Matteotti fino alla Chiesa di Santa Lucia si entra nel Rione Aia Piccola.Un spazio anticamente utilizzato per la battitura del grano. La zona, disposta a sud-est, comprende circa 400 trulli, e utilizzati ancora come abitazioni da circa un migliaio di persone. Qui si trova il Museo dell’Olio e ogni anno viene allestito il suggestivo presepe vivente che si tiene durante il periodo natalizio.
Casa Pezzolla
Un museo composto da 15 trulli comunicanti fra loro, in cui è possibile ritrovare la storia, la cultura, le tradizioni del territorio e scoprire come vivevano i primi abitanti, gli aspetti della vita contadina come la tessitura, la lavorazione della terracotta, del rame, delle pietre e dell’uva. Il museo inoltre è un accurato manifesto sulla storia e l’evoluzione anche del territorio circostante e dei luoghi più importanti.
Casa d'Amore
Il simbolo della vittoria degli alberobellesi dopo l’emissione del Decreto della liberazione nel 1797 e prende il nome dal sindaco dell’epoca. Si tratta della prima casa costruita a calce nel paese, nel 1930 è stata dichiarata monumento nazionale e una epigrafe latina sulla facciata ne ricorda ancora oggi l’avvenimento: “Dall’autorità regia, questo edificio è stato il primo ad essere eretto”.
Oggi è sede dell’Assessorato al Turismo e del Comune.
Il trullo Sovrano
La capitale di Alberobello, come viene spesso definita dagli abitanti del luogo, è stato costruito nella seconda del ‘700. Il Trullo sovrano è stato proclamato Patrimonio nazionale nel 1923 e dal 1994 e rappresenta l’unico trullo ad avere un piano sopraelevato, raggiungibile dall’interno attraverso una scala in muratura. Una sorta di borghetto che presenta una cupola centrale di 14 metri che si impone sulle altre dodici di dimensioni più contenute. Noto anche come Corte di Papa Cataldo, il trullo Sovrano è adibito alla funzione di museo e centro informazioni turistiche.
Trullo siamese
Si caratterizza per la doppia facciata, il doppio pinnacolo e nessuna finestra. La forma particolare è frutto di una storia di amore e odio. La leggenda racconta che il trullo fosse abitato da due fratelli. Uno dei due era promesso in sposo a una fanciulla che però si innamorò dell’altro fratello. Ma nessuno dei due voleva rinunciare alla proprietà del trullo che così venne diviso a metà per porre fine al conflitto.
Basilica dei Santi Medici Cosma e Damiano
Tra i trulli di Alberobello si stagliano alte le alte guglie dei campanili della Basilica dei Santi Cosma e Damiano. Terminata nel 1885, all’interno si trovano due statue lignee (1782 e 1784) ed il reliquiario contenente dei frammenti ossei di San Cosma e San Damiano. Il progetto, costruito grazie all’ingegno del famoso architetto Antonio Curri, è nato per ospitare il numero sempre più elevato di fedeli attratti dalle leggende sui miracoli attribuiti ai Santi Medici. Ancora oggi, nei giorni tra il 26 ed il 27 settembre, durante la ricorrenza della celebrazione della festa patronale, folle di pellegrini, provenienti dai paesi vicini, percorrono l’intero tragitto interamente a piedi dai paesi vicini come vuole la tradizione.
Chiesa a trullo di Sant'Antonio
Terrazza belvedere a Santa Lucia
Poco distante dalla Villa Comunale, la Terrazza di Santa Lucia si raggiunge attraverso la scalinata coi cuori e le scritte nei pressi della chiesa di Santa Lucia da cui prende il nome. Al confine tra la città nuova e il centro storico, è uno dei principali punti panoramici da cui è possibile ammirare il Rione Monti e i suoi trulli.
Il Bosco Selva
A circa 2 km dal centro di Alberobello, si trova l’Oasi naturale Bosco Selva, noto anche come il polmone verde di Alberobello. Molti rilevamenti hanno promosso l’intera area a uno dei luoghi più salubri della Puglia. Esistono numerosi sentieri che si intrecciano all’interno, percorribili a piedi o in bicicletta. È un’area protetta dove è vietato raccogliere fiori e frutti ma indubbiamente l’ambiente perfetto per passare meravigliose giornate all’aria aperta, in cui sono inoltre presenti molte specie faunistiche in via di estinzione.
Conclusioni
Non mancano dunque le attrazioni in questo luogo che, già dalle fattezze “magiche” insite nel suo territorio, nell’arco dell’anno più volte si anima grazie a progetti che ne valorizzano il territorio, la storia, le capacità tecniche e la tradizione.